DANZATERAPIA

La Danzaterapia fa tesoro del ruolo primario del corpo come contenitore e comunicatore di emozioni. Ci da infatti l’opportunità di contattare il nostro mondo interiore, esprimerlo, valorizzarlo e trasformarlo. Attiva le risorse creative di ognuno come strumenti di consapevolezza e autodeterminazione, favorendo un processo di fioritura personale.

Si tratta di un’esperienza artistica di promozione e sostegno del benessere, caratterizzata dalla pratica della danza per esprimere ed elaborare i vissuti personali all’interno di una relazione protetta di ascolto e condivisione. Non è necessario avere abilità nella danza per intraprendere il percorso: è per definizione accessibile a chiunque lo desideri.

Propongo percorsi individuali, di coppia o di gruppo:

> a Torino e in Piemonte,
> Online, tramite piattaforma di videoconferenza.

La proposta si rivolge a gruppi e singoli di ogni età, come:

 

> progetto educativo nell’infanzia e nell’adolescenza,
> cura complementare o esperienza riabilitativa in caso di fragilità psicofisiche e sociali,
> pratica di “fioritura”, formazione e ricerca creativa.

La metodologia DanceCare, trasmessa dalla formazione in Danzaterapia Clinica di Lyceum Academy, integra l’impostazione data dalla danzatrice argentina Maria Fux con pratiche mutuate dal Teatrodanza, dalla Danza Contemporanea e da altre tecniche corporee e artistiche, all’interno di cornici teoriche quali la Psicoanalisi della Relazione, la Fenomenologia e le Neuroscienze.

I danzaterapeuti clinici sono professionisti certificati e formati in modo approfondito nell’ambito dei linguaggi artistici e nella relazione d’aiuto.

Ecco le principali caratteristiche del metodo:

 

  • Tramite i rinforzi e l’incoraggiamento tipici della sintonizzazione affettiva, il conduttore affianca e sostiene i partecipanti durante un processo di creazione corporea basata prevalentemente sull’improvvisazione guidata.
  • Il clima di non giudizio è un aspetto fondante dell’intervento, efficace nel promuovere libertà e autenticità espressiva, così come nel contrastare eventuali vissuti di inadeguatezza o frustrazione.
  • La musica è “motore” cinetico ed emotivo dell’esperienza.
  • Il processo creativo è occasione per attivare risorse personali, sperimentare a livello simbolico diverse modalità di funzionamento e acquisire un maggiore senso di consapevolezza di sé.
  • L’atelier è uno spazio di libertà espressiva basato su alcune regole fisse e chiare, utili a contenere e proteggere l’esperienza emotiva.

Progetti speciali

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CONNESSIONI | Percorsi Esperienziali Online

CONNESSIONI è un’atelier virtuale di Arteterapia e Danzaterapia coordinato da Associazione “è” – arte, formazione, cura.

I percorsi online, rivelatisi necessari durante la pandemia, non eguagliano la relazione terapeutica che è possibile instaurare in presenza, ma sono validi per “mantenere il filo” dei percorsi già iniziati, per offrire un avvicinamento alle pratiche a chi non le conosce e per mettere a disposizione le risorse delle artiterapie in questo periodo difficile per molti.

CONNESSIONI fa riferimento alle metodologie ArtCare e DanceCare, che integrano le impostazioni date da Edith Kramer per l’Arteterapia e da Maria Fux per la Danzaterapia, con altre pratiche dell’arte e della danza, all’interno delle cornici teoriche della Psicoanalisi della Relazione e delle Neuroscienze.

CONNESSIONI ARTE prevede l’accompagnamento alla libera espressione creativa con i materiali artistici e al processo di significazione personale attraverso il linguaggio simbolico dell’arte visiva e plastica.

CONNESSIONI DANZA propone un processo creativo basato sul movimento del corpo, in ascolto autentico e immediato delle emozioni, nella loro espressione e trasformazione.

I percorsi sono a cura di:

Elena Maria Olivero, danza/arteterapeuta clinica e formatrice.
Camilla Viscito, danzaterapeuta clinica, sociologa ed educatrice.

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E-MOTUS | DANZATERAPIA E PARKINSON

Progetto coordinato da Associazione “è” – arte, formazione, cura.

Nel Parkinson la Danzaterapia propone una delicata stimolazione a livello sia motorio sia emotivo in una patologia caratterizzata proprio da disturbi che coinvolgono queste due sfere, intervenendo sui modi in cui si influenzano reciprocamente per esplorare dinamiche alternative e possibilità inedite.
Coinvolge aspetti funzionali, cognitivi e psicologici per portarli verso un reciproco sostegno, contribuendo a un maggior benessere psicofisico.

La proposta è ideale per chi affronta in prima persona la malattia, ma anche per chi vi si rapporta quotidianamente nella relazione affettiva e di aiuto (familiari, caregiver e operatori).

I percorsi possono essere di gruppo, di coppia o individuali.

Collaborazioni: AIP / AAPP, Lyceum Academy, Centro Medico MensCPZ ed Eleonora Destefanis, neurologa.
Con il patrocinio di APID – Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia

> Visita la Pagina Facebook del progetto.

> Leggi l’articolo su Torino Medica, la rivista online dell’Ordine dei Medici della provincia di Torino.

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RI-GENER-AZIONI | Corpo e creatività per danzare l’essere autentico

In collaborazione con Maurice, circolo GLBTQ.
Percorsi rivolti a persone transgender, transessuali, gender fluid o che si interrogano sull’appartenenza di genere, di eventuale accompagnamento a un percorso di transizione FtM o MtF.

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TRAS-FORM-AZIONI | MARIPOSAS

Percorsi di danza creativa e terapeutica rivolti a gruppi di adolescenti, di accompagnamento al loro “fragile e spavaldo” periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta.
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TRAS-FORM-AZIONI | PRO

Percorso di danza creativa e terapeutica rivolto in particolare a danzatori e allievi danzatori, che ha l’obiettivo di integrare un lavoro di approfondimento emotivo, relazionale e creativo nel percorso di chi pratica le tecniche accademiche di danza. L’obiettivo è quello di bilanciare la richiesta prestazionale – talvolta causa di abbandoni e malesseri, nonché fattore di rischio per alcuni disturbi (in particolare quelli alimentari) – con l’ascolto delle proprie risorse interiori. Per facilitare un sereno sviluppo del proprio percorso accademico e per sollecitare una propria ricerca di autenticità artistica.
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ORIZZONTI PROSSIMI| Danza, luoghi e comunità

Progetto coordinato dall’Associazione “è” – arte, formazione, cura.

La pratica della Danza – nella sua forma inclusiva e accessibile a tutti indipendentemente da abilità ed esperienze – offre un canale non verbale e potentemente evocativo per la relazionalità. Attraverso il corpo e il movimento poetico condiviso, rende infatti diretto e immediato il contatto con le emozioni, aiutandoci a riconoscerle, esprimerle, condividerle e trasformarle.

Il progetto vuole creare occasioni di pratica della danza contemporanea per i cittadini, offrendo uno spazio e un tempo dedicato e gratuito a chi vorrà beneficiarne. I luoghi scelti per l’esperienza devono essere significativi per la comunità, valorizzando così l’esperienza del territorio da parte delle persone.

I paesaggi, in particolare – naturali, rurali, urbani, industriali – diventano protagonisti degli incontri: non soltanto sfondi scenografici, ma fonti di ispirazione per i temi da sviluppare nella danza. Non soltanto gradevoli e pittoreschi, ma anche complessi e problematici, come stimolo alla cura degli ambienti che insieme abitiamo.

Gli incontri non sono lezioni, ma esperienze guidate e dedicate alla creatività dei partecipanti, durante le quali si compongono coreografie collettive.

Non sono spettacoli, ma possono aprirsi allo sguardo dei passanti, come happening che invitino all’attenzione e alla meraviglia, rinforzando simbolicamente il tessuto sociale.

Orizzonti Prossimi coinvolge gruppi eterogenei di cittadini che includono persone con disabilità, anziani, famiglie, giovani, operatori culturali o del sociale, danzatori o artisti e chiunque abbia il desiderio di esserci.

Il vissuto collettivo legato alla pandemia, con le condizioni di preoccupazione, isolamento e inattività che ha imposto e le sue ripercussioni sulla salute fisica e mentale, diventa materia specifica su cui lavorare per riaccompagnarci al movimento nella sua accezione non solo funzionale, ma anche e soprattutto emotiva, comunicativa, relazionale.

La riconquista di fiducia nella prossimità con le altre persone. L’orizzonte delle possibilità di muoversi nel mondo, a lungo sospese. Un futuro di maggior cura verso le persone e l’ambiente, dopo il vissuto di fragilità che ci ha colti: Orizzonti Prossimi.